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piccola premessa: Ur Salak=Testone (scusa,ma Testone non si adatta particolarmente a un demone,a meno che tu non voglia essere uno stupidissimo imp XD)
Ci sarebbe anche un'altra parte già pronta sul sottoscritto,ma la inserisco come ultima,dopo aver trattato l'argomento elfi
Nel frattempo buona lettura...dalla regia (la mia classe) dicono che stia venendo su decentemente ^^
Fuoco. Esso lambiva con le sue lunghe lingue l'ambiente circostante. Fiumi di lava scorrevano attraverso canali rocciosi diramandosi più e più volte,sino a creare un magnifico reticolo rosso. L'aria,satura di zolfo;la luce,solo quella prodotta dalle fiamme. Così appariva l'immensa grotta infernale.
Una gigantesca volta di roccia,culminante con minacciose stalattiti al cui interno svolazzavano migliaia di piccoli esseri demoniaci,sorridenti;sorresi privi di gioai,pieni di sadismo. Il caldo opprimente avrebbe ucciso chiunque; solo ai demoni e alle creature infernali era concessa la possibilità di abitare quel luogo di malvagità.
Al centro della grotta vi era un immenso palazzo interamente scavato nella roccia viva;imponenti torri presidiate da strani esseri femminili alati con fattezze umane. Esse erano vigili,attente che nessun ospite indesiderato entrasse.L'interno era costituito da unenorme corridoio a tre navate,sorrette da possenti colonne finemente intarsiate;il soffitto,un piatto tappeto di lava sorretto magicamente,fungeva da illuminazione,il terreno era invece uno spartano pavimento in pietra,in evidente contrasto con il resto e con le pareti,levigate e decorate con bassorilievi raffiguranti scene di guerra tra demoni e altre razze o tecniche di tortura. Alla fine della navata centrale,vi erano due esseri infernali:pelose zampe ovine unite a un possente busto umano corazzato e un orrendo muso caprino,con occhi neri come il carbone e due lunghe corna ritorte che fuoriuscivano dagli elmi delle loro armature colore dello zolfo. Questi sorvegliavano,alabarde in mano. un immenso portale anch'esso minuziosamente cesellato,raffigurante due immensi volti demoniaci che,severi,scrutavano chiunque volesse entrare. I due satiri erano irrequieti,quello che stava accadendo non piaceva a nessuno,si poteva notare che non fossero felici di trovarsi lì in quel momento.
Dietro il portale infatti era in corso una riunione tra i migliori e più spietati generali dell'Inferno. La sala,a differenza dell'ingresso dell'edificio,era una piccola grotta circolare scarsamente decorata e arredata soltanto con qualche arma appesa sulle pareti.Sulle pareti,delle fiaccole,poste a intervalli regolari per fornire una sorta di illuminazione. Al centro,un singolo tavolo di legno con sopra diverse mappe dell'Inferno o delle grotte limitrofe. Intorno al tavolo vi erano numerosi individui,che erano intenti a discutere riguardo la difesa del luogo.
Erano esseri dalle fattezze quasi umane;uno di loro indossava un'armatura rosso cupo che rifulgeva tetra alle fiamme delle torcie,quasi animata di vita propria per via di quell'ipnotizzante gioco di luci.Sui due guanti pesantemente borchiati si potevano notare traccie di sangue ormai essiccato,chiaro avvertimento che le borchie non erano semplici decorazioni. Un grande spadone di uno strano metallo anch'esso rosso pendeva dalla sua schiena.
"Dobbiamo trovare il modo di difenderci."
Stava dicendo agli altri demoni presenti in sala.
"Non sarà molto difficile,giochiamo in casa,noi sappiamo come sfruttare ogni singola buca del terreno qua fuori."
Intervenne un altro.
"Abbiamo già perso troppe truppe,il rapporto ci è sfavorevole,non possiamo essere avventati."
Fu la risposta di un terzo.
"Potremmo sferrare un attacco frontale,non avranno tempo per organizzarsi."
"Troppo rischioso,solo un idiota attuerebbe un piano simile."
ribattè il primo. Il demone offeso guardò con astio Ur-Salak e subito portò la mano alla spada,cosa che il demone dall'armatura rossa accolse con un sorriso,pronto a combattere.
I loro animi si raffreddarono subito dopo insieme a tutta la stanza. Un vento gelido spense tutto d'un tratto tutte le fiaccole e buttò le carte a terra. Altrettanto improvvisamente,apparvero tre serpenti fiammeggianti che cominciarono a avvolfersi sinuosi come su di un tronco invisibile. Arrivati al culmine le fiamme aumentarono,creando un cono di fuoco dal quale emersero tre distinte figure,una perogni serpente che esplose subito dopo.
"L'alto Consiglio..."
Disse pieno di riverenza Ur-Salak,lasciando la presa sulla spada in procinto di essere sguainata.
Adesso,in quella sala,si trovavano i più potenti demoni degli inferi occidentali: Tre colossi armati che erano stati convocati per salvaguardare il loro dominio.
Il demone al centro tese la mano con il palmo rivolto verso l'alto davanti Salak e gli altri. Era coperta da un guanto d'arme ma si poteva notare al di sotto una mano di colore scuro,forse bruciata. Compresero immeditatamente cosa voleva,così Salak raccolse da terra una mapa della zona. Come gli fu consegnata la spiegò sul tavolo e la studiò attentamente.
Nel frattempo anche gli altri due arcidemoni si erano avvicinati al tavolo,pur mantenendo un certo distacco da quello che stava consultanto la mappa.
Un osservatore esterno abrebbe facilmente potuto pensare che fossero un complesso scultoreo,tale era la loro immobilità.
"Sir Drachenflame?"
Alitò quasi tremando Salak.
"Taci."
Fu la secca risposta che provenne dal demone,il cui viso erano integralmente coperto dall'elmo.
"Chi è il memico?"
Chiese Drachenflame dopo alcuni attimi di estenuante silenzio. La voce era profonda,guttarale,intrinseca di odio.
"Un plotone di creature infernali provenienti da un clan ostile. Le nostre sentinelle ci avvisano che un gran numero di succubi sono pronte a sparare su qualunque cosa capiti loro a tiro."
L'enorme demone rimase immobile a ascoltare ciò che gli veniva detto.
"Arden,Kimura,radunate i vostri eserciti. È tempo che il nemico assaggi il vero potere di chi domina questi luoghi."
Poche parole,che lasciarono però intendere che Drachenflame,nella sua mente,avesse già ideato un piano.
Gli alri due generali annuirono,dopodichè tutti e tre gli arcidemoni,senza una parola di congedo, si teletrasportarono fuori. Dopo poche ore i cadaveri nemici ricoprivano la maggiorparte del terreno. I tre Signori dei Demoni,armi in pugno e con le armature macchiate dal sangue nemico,stavano finendo i pochi superstiti indifesi; se non fosse stato per l'elmo che impediva la vista del volto,si sarebbe potuta constatare una gioia immensa sulle loro facce mentre infilavano la propria arma nel petto di un nemico supplicante pietà.
Edited by Xsantralas - 11/4/2010, 12:57